Quelle come me…

Quelle come me sono capaci di grandi amori e grandi collere, grandi litigi, grandi pianti e grandi perdoni.
Quelle come me non tradiscono mai, quelle come me hanno valori che sono incastrati nella testa come se fossero pezzi di un puzzle, dove ogni singolo pezzo ha il suo incastro e lì deve andare.
Niente per loro è sottotono, niente è superficiale o scontato, non le amiche, non la famiglia, non gli amori che hanno voluto, che hanno cercato, e difeso e sopportato.
Quelle come me regalano sogni, anche a costo di
rimanerne prive…
Quelle come me donano l’anima, perché un’anima
da sola, è come una goccia d’acqua nel deserto.
Quelle come me tendono la mano ed aiutano a rialzarsi, pur correndo il rischio
di cadere a loro volta…
Quelle come me guardano avanti, anche se il cuore rimane sempre qualche passo indietro…
Quelle come me cercano un senso all’esistere e, quando lo trovano, tentano d’insegnarlo
a chi sta solo sopravvivendo…
Quelle come me quando amano, amano per sempre…
e quando smettono d’amare è solo perché piccoli frammenti di essere giacciono inermi nelle mani della vita…
Quelle come me inseguono un sogno…quello di essere amate per ciò che sono e non per ciò che si vorrebbe fossero…
Quelle come me girano il mondo alla ricerca di quei valori che, ormai, sono caduti nel dimenticatoio dell’anima…
Quelle come me vorrebbero cambiare, ma il farlo comporterebbe nascere di nuovo…
Quelle come me urlano in silenzio, perché la loro voce non si confonda con le lacrime…
Quelle come me sono quelle cui tu riesci sempre a spezzare il cuore, perché sai che ti lasceranno andare,
senza chiederti nulla…
Quelle come me amano troppo, pur sapendo che, in cambio, non riceveranno altro che briciole…
Quelle come me si cibano di quel poco e su di esso,
purtroppo, fondano la loro esistenza…
Quelle come me passano innosservate, ma sono le uniche che ti ameranno davvero…
Quelle come me sono quelle che, nell’autunno della tua vita,
rimpiangerai per tutto ciò che avrebbero potuto darti
e che tu non hai voluto…

Alda Merini

Una tovaglia candida e la serata è servita

I love having guests for dinner, I like the evening atmosphere, lights and shadows games that candles and lamps could done. Above the menu, I admit, my thoughts go directly to the table. I had a particularly careful grandmother who  left me so many little things and knick-knacks that I now obviously use. These things are not particularly valuable, although their meaning for me is priceless.
I love to use her linen tablecloths, sometimes, I’m honest, I also use her sheets with the numbers at the ends (what a shame not to have the same initials, argh!). If I have to organize a dinner less important, however, I also use the classic mats, to give a touch of color. I dont’t like to use paper towels hardly ever, or if I have to, I try to choose those multi-ply, solid, just to maintain a form.

The color, let’s talk: I don’t excessively like colored plates , or better, I like them where there is a previous gipsy choice, a green light to any color and any material, on the contrary, I find tables with different service pieces wonderful: I like the mix and match between vintage and old modernism.

Adoro avere ospiti a cena, mi piace quell’atmosfera che dona la sera, quei giochi di luce e ombra che si reiscono a creare grazie a candele e lampade soffuse. Prima del menu, lo ammetto, il mio pensiero va alla tavola. Ho avuto una nonna particolarmente attenta a questo e mi ha lasciato davvero tante cosine e chincaglierie che io ovviamente uso. Non sono cose di particolare valore, anche se per me il loro significato non ha prezzo.

Amo usare le sue tovaglie in lino, a volte, sono sincera, uso anche le sue lenzuola con le cifre alle estremità (peccato non avere le stesse iniziali, argh!). Se è una cena meno importante, invece, uso anche le classiche tovagliette all’americana, per dare un tocco di colore alla tavola. Cerco di non usare quasi mai i tovaglioli di carta, o se proprio devo cerco di prendere quelli a più veli, consistenti, in modo da dare sì un tocco di colore, ma anche mantenendo una forma.

Il colore, parliamone: non mi piacciono molto le tavole eccessivamente colorate, o meglio se deve essere una scelta gipsy, via libera a qualsiasi colore e a qualsiasi materiale, anzi, trovo deliziose le tavole con pezzi di servizi diversi che si snodano tra il vintage e il vecchio modernariato.

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If, however, I think a table for an evening with friends, like last night, I focus only on two-tone color, maybe playing with dishes shapes and glasses heights. I love to imagine the objects for what they can become, compared to what are they dedicated for: a glass of limoncello will become an apetizer, I somethimes use leaves as plates and ribbons and lace as decoration.

Se, però, devo pensare a una tavola per una serata tra amici, come ieri sera, mi concentro solo su due toni di colore, magari gioco con le forme dei piatti e le altezze dei bicchieri. Amo immaginare gli oggetti per quello che possono diventare, rispetto a quello che dono: trasformare un bicchiere da limoncello in un contenitre per aperitivo, foglie come piatti e nastri e pizzi come decorazione.

ImmagineThese below are tables that I found in the web which I love.

Queste di seguito sono tavole che ho trovato nel web che adoro.

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Fonte foto: Pinterest

Un progetto con Ferrero Rocher: l’ospitalità è oro

Here one of my projects for Ferrero Rocher: I had a lot of fun whit Ferrero Rocher Crew, it was an amazing day. This project include a lot of blogger and you can find all the project here http://www.ospitalitadoro.it/

Ecco uno dei progetti che ho seguito per Ferrero Rocher: il loro team è davvero fantastico e lavorare con loro lo è ancora di più. Questo progetto include molte blogger e potete trovare tanti contributi qui http://www.ospitalitadoro.it/

Una nuova avventura

Acquerello di Caitlin McGauley.

Acquerello di Caitlin McGauley.

My life on web started as a blogger, when blogger were only geeks. I opened my virtual space after a disappointment in love, if I could not get married I had to make weddings friends. It was a lovely time for me to go around the web and share britain and american parties and from that point begins my special “particular” addiction. The blog, then, become a job and the brilliant world tha Silovoglio has the spirit to create. Why I open another blog? Just to not have only a cupcake face but also an human one. All kidding aside here I would like to talk about my life, the life of an uncommon milanese, often running, but always ready to stop. The brilliant watercolors that you can see in my Caitlin McGauley, an extraordinary artist living in New York City, I love her and her works. Ok, stop chatting, now let’s show my life. Enjoy!

 

Nella mia vita sul web sono partita come blogger quando ancora i blogger erano dei geek. Avevo aperto il mio primo spazio virtuale dopo una delusione sentimentale, se proprio non potevo sposarmi dovevo farmi amici i matrimoni. Adoravo guardare le foto dei party oltreoceano e da lì mi si è attaccata la scimmia dei particolari. Il blog poi, è diventato lavoro e quel magico mondo di cupcakes e torte che è diventato Silovoglio. Da cosa nasce questo spazio? Dall’esigenza di avere una faccia e non avere sempre il volto di un cupcake rosa! Scherzi a parte qui vorrei parlare della mia vita, di una milanese spesso in fuga, ma sempre pronta ad atterrare. I disegni che vedete come header e come illustrazioni sono di Caitlin McGauley, un’artista newyorkese che adoro. Ok, basta parlare di me, facciamo parlare la mia vita di me.